Trangugiare cibo alla velocità della luce può avere effetti negativi sulla salute e sull’umore
Che si tratti di colazione, pranzo o cena, la scena è sempre la stessa: in dieci minuti avete divorato tutto quello che c’è nel piatto. Bene, se ambite a entrare nel Guinnes dei Primati come “la forchetta più veloce al mondo” la vostra è sicuramente una strategia vincente, ma ricordatevi che state facendo un torto a voi stessi e al vostro organismo perché, come si suol dire la fretta è nemica giurata della linea, ma non solo.
- AUMENTO DI PESO
“Servono circa 20 minuti prima che il segnale di sazietà arrivi dallo stomaco al cervello. Mangiare in fretta significa introdurre più calorie del necessario. L’ideale sarebbe fare un boccone ogni 30 secondi, spiega il nostro medico nutrizionista. “Vale la pena poi ricordare che la digestione inizia in bocca. Il cibo, sminuzzato grazie alla masticazione, è maggiormente esposto all’attacco degli enzimi. Al contrario, una masticazione insufficiente, rende gli alimenti più resistenti alla digestione aumentando la probabilità di avvertire un senso di pesantezza”. La saliva non è un semplice lubrificante, ma attraverso alcuni enzimi, tra cui la pepsina, amalgamandosi al cibo attiva una parziale digestione, in particolar modo dei carboidrati.
- EFFETTI SULLA SALUTE
Uno studio condotto in Corea e pubblicato sul magazine Metabolism and Cardiovascular Disease, a cui hanno partecipato ottomila soggetti ha evidenziato come chi è abituato a mangiare molto velocemente presentasse, rispetto a chi invece a tavola rispetta uno stile più lento, maggiori rischi cardio metabolici causati da elevati livelli nel sangue di glucosio e bassi livelli di colesterolo buono. Una ricerca giapponese condotta su 170 individui di età compresa tra i 40 e i 60 anni, pubblicata sulla rivista Nutrition, ha rilevato come l’ingestione troppo veloce di alimenti causasse l’entrata in circolo nell’organismo di livelli più alti di interleuchina -1 beta, una citochina infiammatoria che, a sua volta, si collega a problemi di obesità e alle diverse patologie ad essa associate come quelle cardiovascolari e il diabete.
- SONNOLENZA
Vi è mai capitato, dopo la pausa pranzo, di sentire le palpebre pesanti e l’inesorabile necessità di schiacciare un pisolino? La colpa potrebbe essere del toast divorato alla velocità della luce. La digestione richiede sempre molta energia. Se il cibo arriva nello stomaco non sufficientemente sminuzzato, l’energia richiesta per la digestione sarà maggiore. Ecco spiegato il motivo per cui, in tale situazione, la stanchezza aumenta.
Se il cibo arriva nello stomaco non sufficientemente sminuzzato, l’energia richiesta per la digestione sarà maggiore.
- DISTURBI DELL’UMORE
La qualità della vita dipende da mangiamo, ma anche da come ingeriamo cibo. I neuroni intestinali svolgono funzioni immunitarie, ormonali, metaboliche e digestive, quindi estremamente importanti per la salute fisica e psicologica. In più, l’intestino collabora con il cervello, svolgendo importanti funzioni come la produzione di serotonina, l’ormone del buonumore. Se ci nutriamo troppo velocemente l’intestino se ne renderà conto, invierà un messaggio di allerta al cervello con ripercussioni negative sull’umore.
- CAMBIARE LO STILE DI VITA
Come abbiamo visto consumare cibi troppo velocemente può influire negativamente sia a livello fisico che umorale. Mangiare lentamente è importante perché migliora la digestione, permette di tenere a bada il peso, favorisce l’assimilazione di nutrienti, riduce l’assunzione di carboidrati e grassi, contrasta i gonfiori addominali e il reflusso gastrico, riduce ansia e stress. Rallentare il ritmo, assaporare quello che abbiamo nel piatto migliora (in linea generale) la nostra giornata.
Purtroppo non è possibile cambiare lo stile di vita solo mangiando più lentamente (ma magari!), bisogna badare anche a quello che si mangia e inserire un minimo di attività fisica nella routine quotidiana.
Fortunatamente svolgere un minimo di attività fisica è abbastanza semplice. Potreste camminare, correre o fare un qualsiasi altra attività dedicando solo 30 min ogni giorno. Per chi, invece, non ha tempo, non ha la motivazione giusta o ha bisogno di essere seguito passo passo esistono nuove tecnologie come l’allenamento EMS che consente di bruciare fino a 500 kcal in soli 20 min una sola volta a settimana, oltre a riattivare l’intera muscolatura del corpo.
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